Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art. 32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!
Con la morte non ci sarà più da recriminare, e per non perdere un brindisi a capodanno li avrete persi tutti da qui al futuro, fossero anche solo tre, cinque o dieci anni che il destino ha previsto per voi. O dieci, o cento. Ma non sfidatelo il destino. E’ il virus da sfidare, con l’unico modo che abbiamo: impedire che banchetti, lui sì a Natale, o sempre, con il nostro corpo.
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7 thoughts on “I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!”