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PANDEMIA CINESE 2023: ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM

(Il liberi tutti, e le dichiarazioni poco prudenziali dell’Ue sono un chiaro segno di dabbenaggine)

Quel virus arrivato dalla Cina, il covid2019, ha causato disperazione e morte in ogni parte del mondo, è stato un evidente errore umano, non si sa bene né come né perché, poiché non è ancora dato di saperlo con certezza e precisione. Bene, anzi male. Abbiamo subito tutti, l’improvvisazione, gli errori, le sofferenze inaudite, le perdite umane soprattutto, ma anche economiche; la limitazione alle nostre libertà, giusta per limitare i danni. Tutto il trascorso non lo possiamo dimenticare oggi che un’immensa ondata di persone positive al virus (dicasi infette da coronavirus, nonsisaquale ) si immette in Europa. E c’è chi dice che non dovremmo nemmeno sottoporre a test i viaggiatori che dalla Cina pervengono in Italia. Assurdo. Errare di nuovo sarebbe imperdonabile e demenziale. Che ognuno faccia il proprio dovere a partire dal nostro ministro Orazio Schillaci e tutte le istituzioni europee preposte alla tutela della salute dei cittadini. Mi pare paradossale questo concetto pubblicato da Open “Covid, l’agenzia Ue Ecdc frena l’Italia: «I tamponi per chi arriva dalla Cina sono ingiustificati». E Pechino protesta”  . La domanda sorge di conseguenza spontanea: “Ma cosa ha da protestare Pechino? Ancora non ha capito che chi ha diritto di protestare fino ad ora si è contenuto, e che il debito umano, sociale, economico della Cina vereso il resto del mondo, per la catastrofe-covid è incommensurabile?

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I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!

Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art.  32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!

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GENTE ALLO STATO BRADO

 

Userò solo definizioni sintetiche perché di frasi sprecate e inascoltate ce ne sono anche troppe in giro. Cos’ è che fa muovere questi soggetti preoccupati solo di se stessi e governati dal proprio ombellico eletto a centro dell’esistenza?

EGOCENTRISMO, IGNORANZA CRASSA, CINISMO, SUPERFICIALITA’, STRAFOTTENZA, INSOLENZA, IMPUDENZA, INSENSIBILITA’, DISPREZZO, ANALFABETISMO FUNZIONALE.

Si potrebbe aggiungere altro, ma mi fermo qui augurando loro che non gli capiti mai di perdere da un giorno all’altro un parente senza la possibilità di rivederlo, perché sparito nel percorso #Covid19.  I morti sono persone non numeri. Finiti da un giorno all’altro perché altri prima di loro non hanno avuto prudenza e invece di comportarsi da uomini sono andati vagando, fungendo da vettori per il virus e brancolando per le strade come animali allo stato brado.

 

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Wanda Montanelli – Attività Pubblica     Roma, 6 luglio 2020

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PIU’ CHE “SPERANZA” IL MINISTRO E’ “CERTEZZA”

Al di là delle tifoserie politiche e degli schieramenti, mi va di fare un complimento al ministro Speranza, perché è attento, equilibrato, prudente e rispettoso della salute pubblica. Ritengo che abbia operato nel migliore dei modi. Tanto da portare l’Italia ad essere d’esempio per tanti Stati esteri che pur avendo avuto i tempi e i modi per fare un buon lavoro di tutela, prevenzione, organizzazione della salute dei propri cittadini hanno cincischiato, quando non ci hanno addirittura preso in giro ironizzando sui nostri timori: “Ah, i soliti italiani!”. Criticandoci per il blocco nazionale delle attività e l’obbligo di permanenza in casa per ognuno di noi. È stato detto che si erano calpestati i diritti della Carta costituzionale riducendo le libertà fondamentali. Ho letto di assurde accuse di aver preso decisioni anticostituzionali con il lockdown. Accuse così tenaci da non ascoltare neppure i pareri autorevoli di costituzionalisti che hanno fatto chiarezza sull’art. 32e il “diritto alla salute” esplicitato come un diritto fondamentale dell’individuo, e come interesse della collettività”. Senza contare gli articoli 16 e 17 della nostra Costituzione i quali prevedono che la libertà di circolazione possa essere limitata “per motivi di sanità o di sicurezza” e la  libertà di riunione, possa essere proibita per “comprovati motivi di sicurezza e di incolumità pubblica”.

Ma nulla sembra poter convincere taluni scalmanati che la chiusura totale fosse l’unica cosa saggia da fare, giusta e meno antieconomica del lasciare tutti allo stato brado, perché credo che in termini di costi sia molto più grave la situazione che si è creata negli States, con un inverosimile presidente come Trump che oltre a non avere le physique du rôle non ha nemmeno la lungimiranza e la capacità necessarie per condurre con equilibrio una nazione. Se non fosse così dannoso potrebbe essere simpatico come un personaggio dei fumetti, specie adesso che dopo centinaia di migliaia di contagi   si è deciso a dichiarare che sì la mascherina è bella, e lui con quella sembra il cavaliere solitario . Mi domando che ruolo creda di avere… Quello di giullare circense?. Peccato che per eleggere lui si è tolto il posto ad una donna, Hillary che simpatica o no avrebbe fatto cento volte meglio di lui. Il virologo italo-statunitense Antony Fauci dice che negli Usa sono 23 milioni i veri contagi.

Questo dibattito pro e contro le mascherine è surreale datosi che gli studi di laboratorio stabiliscono che con o senza protezione la differenza è un’invasione di virus nel nostro corpo .

Possibile che non si riesca a capire che siamo noi il cibo dei virus?

Il nostro naso, la nostra bocca, i nostri occhi sono la porta di ingresso al cibo per il maledetto coronavirus, e lasciare aperti questi varchi di ingresso equivale lasciare aperta la porta del frigorifico per un bulimico che si nutre di tutto quello che trova di commestibile.

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DISORIENTATI DAL CASO DE DONNO: I RITARDI DELLA POLITICA, L’INERZIA DELLE ISTITUZIONI, LE RIVALITA’ TRA CENTRI OSPEDALIERI, E UNA DOSE INSOSTENIBILE DI CINISMO DI FRONTE AI CADUTI NELLA GUERRA #COVID19

 

La differenza tra il rassegnarsi e il lottare… Se leggiamo i dati: “Oggi SOLO 153 morti” c’è da rabbrividire… quando non abbiamo fatto abbastanza anche per salvarne uno o dieci o 100 dei 153 condannati.
Mi fa pensare il caso  del giovane collega medico privo di anticorpi che affetto da una forma virulentissima di #covid19 è guarito dopo pochi giorni con l’uso del #PLASMA.
Ma ancora di più mi emozionano le parole del professor Giuseppe De Donno:

“ …Inizia la invincibile pandemia da COVID19. L’Ospedale è attonito. La città piegata. I morti non si contano. C’è bisogno di riavvicinare il nostro Ospedale ai cittadini. C’è necessità di serenità. Facebook mi ha aiutato. Un’ opera impegnativa. Crescono i cittadini che aspettano buone nuove. Che amano venire a contatto coi professionisti.
Poi arriva il plasma convalescente. Abbiamo l’impressione che funzioni. In un oceano di armi spuntate, c’è un’arma che colpisce al cuore del virus Lo proviamo a dire. Nessuno ci si fila. Che fare? Iniziò ad urlare. Attaccare. Con l’unico obiettivo di far passare uno schema di trattamento. Democratico. Che ci aiuti. Silenzio assordante dei media. Arrivano pochi secondi a DiMartedi. Poi Petrolio, 6 minuti. Qualcosa si muove. Alcuni virologi ci deridono. Alcuni infettivologi, in piena guerra mondiale, chiedono regole non valide per altri trattamenti. Nessun intervento della politica. Nessuno. Balle a non finire. Il plasma non è sicuro. Avis nazionale rincara. Grande dolore. Il plasma costa tanto. Il plasma contamina. E poi ancora. Serve un prodotto di sintesi. Serve il vaccino. Nessuno parla di plasma. Da noi funziona. Così riscendo in campo. Mettendo a repentaglio la mia amata privacy […]. Mi costa tanto. Nessun post. Nessuna strumentalizzazione. Non ne hanno bisogno, questi Giganti. Io, rispetto a loro, sono una formica. Ne sono conscio. Ma sono anche conscio che se non avessi fatto tutto questo, oggi il plasma sarebbe in cantina. […].

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Roma 16 maggio 2020, Wanda Montanelli

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