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“SUICIDIO OCCIDENTALE” FEDERICO RAMPINI: L’ATTACCO DELL’ORIENTE VERSO L’OCCIDENTE È COLPA NOSTRA…

 

È il nostro autolesionismo che ci ha portati fin qui. Quell’alienante autoflagellazione dell’Occidente che da anni coltiva sensi di colpa e ci porta a vivere divulgando una specie di cultura erbivora, senza considerare che siamo circondati da spietati carnivori.

“Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione, scrive Federico Rampini  nel suo ultimo libro ‘Suicidio occidentale’. Ma è ora di rinsavire e riconquistare l’orgoglio per le nostre qualità esistenziali, interrompendo la alienante autoflagellazione.

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GLI EFFETTI NEGATIVI DI INSTAGRAM SUI GIOVANI. L’INCHIESTA DEL WALL STREET JOURNAL

 

Sentimenti negativi rispetto al proprio corpo, ansia o persino depressione. Sono questi gli effetti che Instagram, uno dei social network più conosciuti al mondo, avrebbe sugli adolescenti iscritti alla piattaforma, soprattutto nelle ragazze. E Facebook ne sarebbe a conoscenza, tanto da aver condotto negli ultimi tre anni studi interni, senza mai rivelarne i risultati, su come l’app di proprietà del colosso di Menlo Park influisca sui milioni di giovani utenti. A svelare questi studi ed i relativi risultati è stato il Wall Street Journal.

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Gli effetti negativi di Instagram sui giovani: l’inchiesta svelata dal Wsj

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I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!

Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art.  32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!

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