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UNA VITA DA GARANTE: IL CORRIERE CRITICA BEPPE GRILLO, POLITICO PER SPORT


Sempre molto ironico e divertente Gramellini, ma anche protervo, insopportabilmente sprezzante verso il mondo grillino. Ce l’ha con Beppe che si affaccia in politica solo in determinati passaggi-chiave per poi riscomparire per anni. Ma io non ci trovo nulla di strano, per me è normalissimo che scenda a Roma nei momenti più delicati, quando è importante non sbagliare mossa. Son tutti ragazzi giovani, un aiuto nel momento della decisione può essere importante. Di Maio, anche se 34 enne, è ormai un fine politico, lo riconoscono un po’ tutti da sinistra a destra. E Conte che ha qualche anno in più è bravissimo e preparato. Ma Grillo, pur non avendo alcuna preparazione specifica, è più smaliziato, un po’ per l’età, un po’ perché, molto intelligente, possiede a grandi dosi nel suo dna l’arguzia tipica genovese. Secondo me c’è poco da stupirsi o da fare ironie se si prende la briga di venire a seguire personalmente un eventuale accordo di governo con Draghi.

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LITE A SINISTRA TRA ZINGA E CONCITA, RADICAL CHIC E CONFINDUSTRIA IN AIUTO DI RENZI

 
Certo che ‘sta Concita è proprio ai miei antipodi. Quando ho visto #Renzi fare quella specie di show al #Quirinale, usando anche formule da bar, come “volevano asfaltarci e non ci sono riusciti”, sono rimasta un po’ perplessa, considerata la “sacralità” del luogo. Ho apprezzato invece la pacatezza e la serietà di #Zingaretti, sempre inappuntabile.
Al contrario, Concita de Gregorio sembra essere rimasta favorevolmente impressionata dai giochi pirotecnici di Renzi e ha visto timidezza nell’atteggiamento di Zingaretti, liquidato come una specie di poveretto succube di #grillini e di #Tabacci, incapace persino di trovare l’uscita dal Quirinale (di fronte a un bivio con due corridoi ha avuto un attimo di esitazione su quale imboccare; lo avevo notato anch’io, ma non mi è parso un episodio così dirimente per giudicare la statura di un leader). È un fatto che il Partito Democratico di Zingaretti viaggi al 20% nonostante le fuoriuscite di Renzi, #Calenda e #Bersani. Il PD di Renzi, con la sola defezione di Bersani era invece al 18, minimo storico raggiunto del partito.
ln ogni caso il Segretario ha risposto alla De Gregorio per le rime: “L’eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic, che vuole sempre dare lezioni a tutti, ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo”.
 

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L’INDEGNO ATTACCO SUI SOCIAL ALL’INFERMIERA CLAUDIA – PRIMA VACCINATA IN ITALIA – DA PARTE DI UN NUGOLO DI DISADATTATI

 

Quest’infermiera è serva dei poteri forti? Meno male che ci sono loro, i negazionisti (ma guai a chiamarli così, non vogliono) che ci svelano gli imbrogli e ci rivelano le verità che a noi ottusi bendati sfuggono. Qualche giorno fa ho visto un servizio a La7 sulla manifestazione che hanno fatto davanti alla Bocca della Verità: striscioni, cori, uno che parlava dal palco dicendo che nei vaccini ci mettono l’acqua di fogna per farci ammalare; una signora che gridava: “RE-SI-STEN-ZA, RE-SI-STEN-ZA”. Eh… quanti danni provoca la chiusura delle osterie intese alla Umberto Eco, dove gli imbecilli venivano zittiti davanti al fiasco di barbera.

Vorrei avere una bella macchina del tempo per caricarci sopra tutti costoro, portarli indietro di un secolo per fargli vedere da vicino la poliomielite, il vaiolo, la meningite, il morbillo, la difterite, la pertosse etc. Ma soprattutto per fargli vedere cosa è stata la Resistenza. Un po’ diversa da quella che stanno facendo loro. Tra l’altro, mi sbaglierò, ma io ho un sospetto: immagino che questi tizi, messi alla prova, non siano veri rivoluzionari. Non sono i Pertini, per capirci. Sono più simili, come biotipi, a quelli che insutavano Craxi DOPO che è caduto. Ma fino al giorno prima lo sostenevano e incensavano.

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I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!

Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art.  32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!

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Il 25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« La piaga della violenza contro le donne è ancora aperta, in Italia e nel mondo. Aver subito violenza è un dato purtroppo iscritto nella storia di molte, troppe, donne. A sommarsi sono violenze collettive e individuali, generate da guerre e conflitti, dal prevalere di stereotipi aggressivi. Particolarmente grave è la violenza spesso originata tra le mura domestiche, nei contesti familiari, nell’ambito delle relazioni sentimentali. A questi abusi non possiamo rassegnarci, perché ne va della dignità umana.

Abbiamo bisogno di rafforzare l’opera di educazione al rispetto e alla libertà di ciascuna persona. A partire dai giovani, deve essere respinto con fermezza ogni messaggio che abbia come finalità, espressa o latente, quello di limitare la autonomia altrui, autorizzando comportamenti violenti e prevaricanti. La violenza di genere è lo specchio di una degenerazione dei rapporti interpersonali, dell’abbandono dei valori fondativi della nostra civiltà, che si basa sulla pari dignità di tutti, cittadine e cittadini.

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