“Moribonda ma non sa di esserlo, entra nella nostra vita
e vuole plasmarla nei più piccoli particolari. Agonizzante
e autoritaria come tutti i regimi. Vecchia e dispotica,
mentre potrebbe essere giovane e attraente”
L’assalto alla diligenza
Il 25 maggio, ormai è un dato certo, si eleggerà il Parlamento europeo più antieuropeo della storia. Sono Grillo, Wilders, Le Pen, e Farage gli oppositori che vanno all’assalto della diligenza, e quando lo si fa il motivo dell’ attacco è quasi sempre inerente al bottino, che chiuso in un forziere o in robuste bisacce di pelle, fa gola ai ribelli. In questo caso parrebbe invece che si intenda intervenire sulla gestione del “tesoro”, che non debba essere più considerato di proprietà esclusiva dei padroni della diligenza ma di chi quel forziere, moneta dopo moneta, lo ha riempito. C’è fermento, eccitazione e contestazione dovunque, in Italia come fuori da essa. Bisogna distinguere però tra tanti gruppi di dissidenti, poiché ognuno è mosso da un motivo, un obiettivo, un’ideologia, o un’idea di mondo civile che spesso è contrapposta o incompatibile con i programmi di uno o più gruppi.