Il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), che vieta le esplosioni di test di armi nucleari e qualsiasi altra esplosione nucleare, sia per scopi civili che militari, in tutti gli ambienti. È stato adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 settembre 1996, ed è stato firmato e ratificato da 170 nazioni. Il trattato però non è mai entrato in vigore perché in conformità all’articolo XIV sono necessarie le ratifiche da parte di 44 Stati ben precisi. Di questi, cinque paesi non hanno ancora ratificato il trattato: Cina, Egitto, Iran, Israele e Stati Uniti; tre non hanno invece mai firmato: Corea del Nord, India e Pakistan. Sono tutti Stati che hanno (o che vorrebbero avere) un arsenale nucleare.
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Appello di Guterres:
Le parole Antonio Guterres sono forti: la comunità globale dovrebbe “relegare alla storia le armi nucleari, una volta per tutte”. In un post su Twitter in occasione della Giornata internazionale contro i test nucleari che si celebra oggi, Guterres ha scritto che “il nostro mondo è stato tenuto in ostaggio” da questo tipo di armi “troppo a lungo”. “Tali dispositivi di morte non garantiscono vittoria o sicurezza: per come sono progettati – spiega il segretario dell’Onu -, il loro unico risultato è la distruzione”.
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“In 27 anni cosa è cambiato?” bit.ly/3728f7O = Canzone composta nel 1995 per supportare #Greenpeace e fermare il bombardamento al largo dell’isola di #Mururoa
( March Against Monsanto – Roma )
Macron in Polinesia: “Abbiamo un debito con voi per i 200 test nucleari nel Pacifico”