Si leggono dichiarazioni da più parti che risultano quasi incomprensibili se li si valuta con un minimo buon senso. Quel buon senso che è mancato in tante fase di questa avventura disastrosa che ci ha portati fin qui. Un imprevisto tsunami che ha sconvolto le nostre vite e portato dolore dovunque. Abbiamo contato i morti, e ancora quelle frasi ““oggi sono morti solo 50 persone.  I contagi sono appena 600″   appaiono bizzarre a taluni mentre confortano quel numero non insignificante di “negazionisti” che sembrano voler ignorare il dramma ‘succeda quel che deve succedere’. 

Dotare la cittadinanza di un servizio di volontariato, affinché si eviti di lasciare la situazione al caso come troppo spesso è avvenuto causando danni certi, trova dissenso e non si capisce il perché dato che non costa nulla, offre l’opportunità di rendersi utili a tanti cassintegrati e soggetti percepitori di reddito, aumenta il controllo sui comportamenti troppo disinvolti, solleva le istituzioni responsabili, tra cui la maggioranza dei sindaci, dalla preoccupazione di non avere gli strumenti per governare tanta parte di popolazione che si lancia per le città allo stato brado, e senza criteri di prudenza.

E’ necessario ricordare giorno dopo giorno che non siamo ancora usciti dalla fase d pericolo, lo dobbiamo alle famiglie che hanno sofferto, ai medici, agli infermieri ea i sanitari che hanno lavorato senza sosta. Lo dobbiamo ai alle persone più fragili che amiamo e verso le quali dev’essere alto il senso di responsabilità. Questi soggetti politici dalla poca lungimiranza sembrano invece dimenticare che avremmo tutti potuto fare di più e meglio per non trovarci sommersi dall’onda anomala del virus maledetto. A partine dalla Cina, che ha ritardato nel chiudere i confini dei luoghi in cui da tempo imperversava il morbo, e poi noi in Italia e in Europa, quando nonostante ormai vi fosse certezza che l’epidemia dilagava abbiamo cincischiato nell’attesa e nelle vacue domande sull’entità del fenomeno: darà solo epidemia o è pandemia? Intanto il virus correva a velocità della luce mente noi proseguivamo con l’andamento da lumaca. E la dabbenaggine iniziale sulla ‘non necessità dell’uso delle mascherine?’ Personalmente ne ho ordinate subito un bel po’prendendomi la responsabilità di apparire ansiosa e disinformata, e l’ho fatto sulla base di un semplice ragionamento, chiedendomi: “Se qualcuno affetto da covid19 mi starnutisce davanti, avrò qualche possibilità in più di salvarmi dal virus se con una mascherina impedirò che migliaia di virus mi entrino nel naso?” Poi ci siamo accorti che la coppia di cinesi che hanno fatto il giro turistico l’Italia prima di essere ricoverati allo Spallanzani, avendo molto civilmente portato la mascherina, non hanno infettato nessuna delle persone incontrate durante il loro tour, ed erano tante (addetti alle reception alberghiere, camerieri, baristi, viaggiatori di metropolitane, ecc.)

La fiducia sul senso di responsabilità e il civismo dei cittadini italiani è giusta, ma bisogna tener conto che esiste una percentuale di soggetti maleducati, che è refrattaria a qualsiasi regola, e carente di quel fattore umano che fa accettare i sacrifici per non mettere in pericolo gli altri. Lo dicono i governatori e tutti i sindaci che sono preoccupatissimi per la movida che sembra di nuovo occupare le strade in maniera scriteriata, forse “cafona” come pittorescamente afferma il governatore De Luca che pur nel suo colorito interloquire non ha tutti i torti quando dichiara: Stop alla cafonaggine” .

 

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