Si leggono dichiarazioni da più parti che risultano quasi incomprensibili se li si valuta con un minimo buon senso. Quel buon senso che è mancato in tante fase di questa avventura disastrosa che ci ha portati fin qui. Un imprevisto tsunami che ha sconvolto le nostre vite e portato dolore dovunque. Abbiamo contato i morti, e ancora quelle frasi ““oggi sono morti solo 50 persone. I contagi sono appena 600″ appaiono bizzarre a taluni mentre confortano quel numero non insignificante di “negazionisti” che sembrano voler ignorare il dramma ‘succeda quel che deve succedere’.
Dotare la cittadinanza di un servizio di volontariato, affinché si eviti di lasciare la situazione al caso come troppo spesso è avvenuto causando danni certi, trova dissenso e non si capisce il perché dato che non costa nulla, offre l’opportunità di rendersi utili a tanti cassintegrati e soggetti percepitori di reddito, aumenta il controllo sui comportamenti troppo disinvolti, solleva le istituzioni responsabili, tra cui la maggioranza dei sindaci, dalla preoccupazione di non avere gli strumenti per governare tanta parte di popolazione che si lancia per le città allo stato brado, e senza criteri di prudenza.