Caro Bersani, tra tante missive che riceverai, questa è un invito come altri a fare scelte giuste in un periodo convulso pur nell’apparente stasi istituzionale. “Il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare” diceva Don Abbondio. Ma tu che sei tutt’altro che il prete codardo di Manzoni, dovrai trovare tutto il coraggio che necessita per prende atto del cambiamento in atto nella politica italiana. Così come è stato fatto per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, per il Presidente degli italiani è ora indispensabile un’altra incisiva prova di rinnovamento. Rodotà sicuramente non rappresenta il nuovo, data la sua intensa storia politica e culturale, tuttavia può rappresentare il campo nuovo nel quale impostare il cammino. Rappresenta un rispecchiamento del meglio possibile per gran parte degli italiani. Soprattutto nell’accettazione di nuovi meccanismi di scelta. Avrei preferito una donna. Ho esultato quando dalle consultazioni dei grillini è emersa Milena Gabanelli, ben sapendo che non avrebbe accettato e che è donna troppo intelligente per non comprendere l’enormità ed impervietà del ruolo che le si era offerto. Altre donne di gradimento numericamente rilevante non sono apparse nella pubblica offerta politico-mediatica. I tempi non sono maturi ancora per rendere consapevoli gli italiani delle tante donne capaci nascoste in zone grigie pur operative ed efficaci ognuna nelle loro attività. Il femminile non affiora nei talenti e nelle prerogative ampie e totali che reggono comunque l’andamento della vita naturale, culturale, e anche politica delle retrovie. Non importa. Ci sarà il tempo giusto anche per avere la prima donna Presidente in Italia. Ora però penso che molti italiani, del tuo elettorato e anche di gran parte delle persone ormai refrattarie ai riti troppo ripetitivi e inconcludenti della politica, possano essere gratificati da un tuo passo in avanti. Non un passo indietro ti si chiede, ma un passo in avanti incontro alle richieste ed ai desideri della gente. Per prendere in coraggio a due mani e dire: “Mi rimetto in discussione, accolgo la spinta verso il cambiamento, accetto lo stravolgimento del rituale, la diversa nuova modalità di “capire” che cosa porta questo forte vento nuovo, e scegliere ancora una volta la democrazia. Perché se è vero che il centro-destra ha diritto di esprimere il proprio candidato alla Presidenza, è altrettanto vero che tutto il resto dell’elettorato e dei grandi elettori hanno il diritto di rifiutare. Ricordiamo che Giorgio Napolitano non era ben accetto, quando fu eletto, da quella parte politica che addirittura recentemente suggeriva un suo nuovo impegno per i prossimi anni. Non tutto è come subito appare, e chissà, domani le stesse considerazioni potrebbero essere fatte per un Rodotà preciso e corretto dal punto di vista istituzionale e morale. Una cosa è certa però. Se attraverso scelte estemporanee, dopo il trambusto di questi giorni, fosse eletto Rodotà, sarebbe davvero uno stravolgimento dei canoni ammuffiti delle modalità di selezione delle alte rappresentanze, una grandissima prova che le spinte dal basso portano a risultati eccellenti e graditi dai più. Sarebbe soprattutto una esaltante dimostrazione che stiamo uscendo da un periodo malato, dalla subordinazione agli spot, ai condizionamenti dei talk show truccati, ai messaggi subliminali tra ricette e padelle in frittura del conduttore di turno. Sarebbe un esito di dimostrata guarigione dall’obnubilamento ventennale in dipendenza ipnotica dalla tv. A te, caro Bersani, ottimo Ministro progressista quando ne hai avuto l’occasione, il dovere di fare scelte intrepide e non facili, ma credo alla fine vincenti. Wanda Montanelli