Tag Archives: Marco Pannella

PARLAMENTO, DALLA REGOLA DELLA ROTAZIONE DI PANNELLA AL VINCOLO DEI DUE MANDATI DI GRILLO

 

Sul vincolo dei due mandati, ormai confermato, l’articolo non pare del tutto condivisibile, ma è indubbiamente interessante, specie se ascoltato da chi sa leggere e commentare la rassegna stampa.

Stamattina a Radio radicale su Stampa e regime divertentissima la frase in napoletano pronunciata da Marco Cappato per ricordare anche in quel caso la “regola della rotazione” imposta a suo tempo da Marco Pannella.

Ecco la frase:

“Ci fu un tempo in cui Marco Pannella, ossessionato dall’idea che i suoi eletti venissero sedotti dal Palazzo, impose la regola della “rotazione” tra i parlamentari a metà legislatura. Quando infine toccò al simpatico Mimmo Pinto, già leader dei @disoccupati organizzati di Napoli ed ex Lotta Continua (una specie di Roberto Fico d’antan), l’allora deputato rispose a Pannella facendo una piroetta su se stesso: «Voilà Marco, agg’ fatt ‘a rotazione».

Questo è l’ episodio comico letto da Marco Cappato che se l’è pure cavata non male nella pronuncia partenopea.

La rotazione per quanto mi riguarda è nell’ascolto della radio, in cuffia sempre, e la mattina presto la scelta è tra  “Stampa e regime” la migliore rassegna stampa da molti decenni, condotta in maniera unica – fino al giorno della sua dipartita – da Massimo Bordin. Ed ora tanti i bravi, tra cui Carlo Romeo che più si avvicina allo stile, la competenza e l’arguzia di Bordin. Per questo la mia alternanza ogni giorno all’alba è tra questa monumentale radio (grandiosa per l’archivio e la preziosità dei contenuti) e la cronaca di Radio anch’io con Giorgio Zanchini. Anche lui ficcante, curioso, sempre sul pezzo. Non ci sono trasmissioni tv che reggano il paragone con siffatte divulgazioni radiofoniche. Stamattina una perla è stata la piroetta di @Mimmo Pinto, letta dal pezzo Francesco Bei su Repubblica    M5S, Grillo licenzia le stelle: se la rivoluzione divora i suoi figli 

Leggi tutto

PAR CONDICIO di chi?

Dove sono i candidati per le europee? I partiti piccoli e le donne desaparecidos chi li nasconde? Da Wikipedia: “Con l’espressione latina par condicio si intendono quei criteri adottati dalle emittenti televisive nel garantire un’appropriata visibilità a tutti i principali partiti e/o movimenti politici. La par condicio è un derivato del principio statunitense dell’ equal time (o Fairness Doctrine), e si può considerare un’estensione del principio del pluralismo interno, che si traduce anche nell’apertura alle diverse tendenze politiche (art. 1 l. 103/1975)” * La legge sulla par condicio prevede che gli spazi televisivi siano ripartiti in parti uguali tra tutti i movimenti che si presentano alle elezioni. L’ho letta con attenzione. Non trovo la dicitura: “escluse le donne”, oppure “esclusi i partiti piccoli”. Non c’è scritto nemmeno: “escluso Marco Pannella”. Eppure il leader storico dei radicali deve fare lo sciopero di fame e sete per ottenere il diritto di esistere mediaticamente. Non solo il Marco nazionale subisce l’ostracismo. “Sinistra e Libertà” si è rivolta con un’istanza al garante per la comunicazione (http://www.onerpo.it/tutte-le-notizie/127-europee-ricorso-contro-cancellazione mediatica.html ) sottoscritta da Nichi Vendola, Claudio Fava, Pia Locatelli, Grazia Francescato, Riccardo Nencini e Umberto Guidoni, per denunciare un’operazione di cancellazione mediatica dell’alleanza elettorale per le prossime elezioni europee sia da parte della Rai che dalle emittenti private”. Sconcerta l’assenza delle donne. Le dedesaparecidos tra desaparecidos. Dove sono? Ditemi dove e quando le avete viste perché a me non è riuscito. La cosa che di più scombussola è che tutto appare normale e nessuno si fa domande. Tutto normale forse inevitabile, come l’effetto serra, le guerre che affamano e terrorizzano interi popoli, le rate di mutuo che non calano nonostante l’abbassamento dei tassi, i conflitti d’interesse, il lavoro dei minori. Tutto accettato. Normale. C’era una volta la capacità di ribellarsi ai torti. Marco Pannella ha iniziato lo sciopero della fame e della sete dopo aver scritto al Presidente della Repubblica testualmente: “…da ora al momento del voto, il programma che dovrebbe garantire in condizioni di “par condicio” le Tribune e i servizi elettorali, è invece architettato in modo tale da assicurare il predominio assoluto di talk-show e telegiornali: vero e proprio monopolio politico incontrollabile e incontrollato di Raiset e del regime partitocratico dominante […] (http://www.radicali.it/view.php?id=141975). I radicali temono che per la prima volta dopo trent’anni la loro voce in Europa possa essere spenta. Un sondaggio fatto il 13 maggio, rivela che spontaneamente solo il 3% degli elettori è a conoscenza della presenza della Lista Bonino-Pannella alle prossime elezioni. Il 97 % quindi non lo sa. Le lagnanze sono anche di altri partiti. Una nota stampa della Lista Comunista scrive alla commissione di Vigilanza e l`Autorità per le garanzie nelle comunicazioni affinché intervengano data la cancellazione dalle trasmissioni televisive e dall`informazione Rai. Ma dovunque si va a cercare da destra a manca, si riscontra c’e lo sbarramento al 4% non è bastato a chi è contro la competizione democratica, ci si aggiunge l’espulsione mediatica. Tutto questo non va bene. Male l’assenza dei partiti, peggio ancora quella delle donne che spariscono del tutto. Esistevano una volta i diritti delle minoranze ed un’altra volta il predominio delle maggioranze. Le donne sono maggioranza o minoranza? Mi pare che le buggerano sia di qua che di là dello steccato. Sarebbero “maggioranza” secondo l’Istat e su circa 56.305.568, di abitanti le donne sono oltre il 51,6 % contro 48,4 uomini. Ma quanto maggioranza non contano un picchio. Attraggono la politica solo come elettrici, quindi bacino in cui attingere i voti come il placton del mare che deve nutrire i pescicani. L’attuale campagna elettorale è scandalosa per come si calpestano i diritti degli elettori di individuare i candidati. Noi addetti ai lavori facciamo fatica a capire, apprendere i nomi, i programmi, i curricula dei competitori. Quelli che si recheranno alle urne, nonostante l’astensionismo, voteranno sapendo di poter scegliere tra zuppa e pan bagnato. Il resto è buio. Che mondo è questo dove mangia solo chi ha già la pancia piena? C’è chi si abbuffa di spot .Veri spot in talk show, pupi e ballerine in qualsiasi telegiornale dove appaiono sempre le stesse facce uguali e le medesime promesse a cui non crediamo più. Wanda Montanelli

* http://it.wikipedia.org/wiki/Par_condicio