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L’INDEGNO ATTACCO SUI SOCIAL ALL’INFERMIERA CLAUDIA – PRIMA VACCINATA IN ITALIA – DA PARTE DI UN NUGOLO DI DISADATTATI

 

Quest’infermiera è serva dei poteri forti? Meno male che ci sono loro, i negazionisti (ma guai a chiamarli così, non vogliono) che ci svelano gli imbrogli e ci rivelano le verità che a noi ottusi bendati sfuggono. Qualche giorno fa ho visto un servizio a La7 sulla manifestazione che hanno fatto davanti alla Bocca della Verità: striscioni, cori, uno che parlava dal palco dicendo che nei vaccini ci mettono l’acqua di fogna per farci ammalare; una signora che gridava: “RE-SI-STEN-ZA, RE-SI-STEN-ZA”. Eh… quanti danni provoca la chiusura delle osterie intese alla Umberto Eco, dove gli imbecilli venivano zittiti davanti al fiasco di barbera.

Vorrei avere una bella macchina del tempo per caricarci sopra tutti costoro, portarli indietro di un secolo per fargli vedere da vicino la poliomielite, il vaiolo, la meningite, il morbillo, la difterite, la pertosse etc. Ma soprattutto per fargli vedere cosa è stata la Resistenza. Un po’ diversa da quella che stanno facendo loro. Tra l’altro, mi sbaglierò, ma io ho un sospetto: immagino che questi tizi, messi alla prova, non siano veri rivoluzionari. Non sono i Pertini, per capirci. Sono più simili, come biotipi, a quelli che insutavano Craxi DOPO che è caduto. Ma fino al giorno prima lo sostenevano e incensavano.

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I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!

Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art.  32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!

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Il 25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« La piaga della violenza contro le donne è ancora aperta, in Italia e nel mondo. Aver subito violenza è un dato purtroppo iscritto nella storia di molte, troppe, donne. A sommarsi sono violenze collettive e individuali, generate da guerre e conflitti, dal prevalere di stereotipi aggressivi. Particolarmente grave è la violenza spesso originata tra le mura domestiche, nei contesti familiari, nell’ambito delle relazioni sentimentali. A questi abusi non possiamo rassegnarci, perché ne va della dignità umana.

Abbiamo bisogno di rafforzare l’opera di educazione al rispetto e alla libertà di ciascuna persona. A partire dai giovani, deve essere respinto con fermezza ogni messaggio che abbia come finalità, espressa o latente, quello di limitare la autonomia altrui, autorizzando comportamenti violenti e prevaricanti. La violenza di genere è lo specchio di una degenerazione dei rapporti interpersonali, dell’abbandono dei valori fondativi della nostra civiltà, che si basa sulla pari dignità di tutti, cittadine e cittadini.

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DI QUALE LIBERTA’ PARLIAMO? Covid19, i Negazionisti Puberali Di Massimo Recalcati

Scalmanati, dissacratori, soggetti che rappresentano un pericolo pubblico, in giro senza mascherina, o in luoghi istituzionali dove le corbellerie non possono essere ammesse né perdonate. Baggianate come quelle pronunciate dal professore di Jesi che oltre ad essere negazionista invitava i suoi studenti a rifiutare il vaccino contenente – a suo dire – nanoparticelle in funzione di controllo digitale della mente umana. Emeriti incolti come i due commissari per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli. Uno peggio dell’altro Chi lo sa come scelgono i commissari ad Acta. Ma se ci sforziamo un po’ forse lo immaginiamo…

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KAMALA HARRIS PRIMA DONNA VICEPRESIDENTE E IL SUO DISCORSO ALLE BAMBINE SULLE PARI OPPORTUNITÀ

 

La convention democratica diventata “Kamala day”

per il carismatico intervento della prima donna vicepresidente degli Stati Uniti

 

Nel suo primo discorso la Harris, ex senatrice della California, ha rammentato le donne che l’anno preceduta che “si organizzarono, si mobilitarono, marciarono e lottarono, non solo per votare, ma per conquistare un posto al tavolo delle decisioni. Sono loro ad averci dato, a noi che siamo venute dopo, le opportunità di cui adesso godiamo. Queste donne ci hanno spinto a raccogliere la fiaccola e a combattere. Donne come Mary Church Terrell e Mary McCleod Bethune. Fannie Lou Hamer e Diane Nash. Constance Baker Motley e Shirley Chisholm. Non ci insegnano spesso le loro storie. Ma come americane, poggiamo tutte sulle loro spalle […]. Sono donne nere, asiatiche, bianche, ispaniche, native americane, che nel corso della storia di questo paese hanno aperto la strada per questo momento, si sono sacrificate per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti noi; penso alle donne nere che troppo spesso non sono considerate, ma sono la spina dorsale della nostra democrazia. Penso a tutte le donne che hanno lavorato per garantire il diritto di voto e che ora nel 2020 con una nuova generazione hanno votato e continuano a lottare per farsi ascoltare. Stasera voglio riflettere sulle loro battaglie, la loro determinazione, la loro capacità di vedere ciò che sarà a prescindere da quello che è stato. E questa è una testimonianza della personalità di Joe, che ha avuto il coraggio di buttare giù uno dei muri che continuavano a resistere nel nostro paese scegliendo una donna come vicepresidente”.

Le parole coinvolgenti di Kamala Harris, sono poi indirizzate alle bambine: “Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima. Ogni bambina, ragazza che stasera ci guarda vede che questo è un paese pieno di possibilità. Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi”.

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