Author Archives: Wanda Montanelli

I LAMENTI, LE LAGNANZE, LE RECRIMINAZIONI. CHI LA VUOLE COTTA E CHI LA VUOLE CRUDA. MA ESSER ANCORA VIVI E’ QUESTO IL REGALO DI NATALE!

Quasi mille morti ieri, ed ogni giorno è così soltanto in Italia, all’estero peggio ancora, specie negli Usa. E’ su una strage di innocenti che sembra non interessare tanti soggetti che recriminano per qualsiasi decisione anti-Covid del governo, che non è il migliore che possiamo desiderare, ma sta impegnandosi a far sì che si esca dal tunnel ponendo al primo posto il diritto alla salute. Art.  32 della Costituzione. Il più importante, perché se da qui a quindici giorni si muore per aver festeggiato il Natale con questo o con quel parente, con questo o con quell’ amico, o con i nipoti che si uniscono alla famiglia dopo essere stati chissà dove; se si muore per mangiare il panettone in tanti, anziché in due o tre persone (nucleo familiare convivente) vorrà dire che si sarà scelto di passare l’ultimo Natale in compagnia di una pallina funesta, incoronata e malvagia, una pallina che invece di stare sui rami dell’abete vero o finto che avete addobbato, si infila nel vostro corpo per distruggervi. E allora che vittoria di Pirro è? Che soddisfazione vi dà questa lotta continua contro le disposizioni sanitarie? Capisco tutto: l’economia, i problemi, la scuola, la solitudine… tuttavia con la morte va tutto al macero, sottoterra, anche i nonnetti che vorrete raggiungere, i parenti che stanno nel paese vicino, gli amici simpaticoni del piano di sotto. Meglio un biglietto virtuale e un saluto al telefono. un po’ di resilienzxa diamine!

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Il 25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« La piaga della violenza contro le donne è ancora aperta, in Italia e nel mondo. Aver subito violenza è un dato purtroppo iscritto nella storia di molte, troppe, donne. A sommarsi sono violenze collettive e individuali, generate da guerre e conflitti, dal prevalere di stereotipi aggressivi. Particolarmente grave è la violenza spesso originata tra le mura domestiche, nei contesti familiari, nell’ambito delle relazioni sentimentali. A questi abusi non possiamo rassegnarci, perché ne va della dignità umana.

Abbiamo bisogno di rafforzare l’opera di educazione al rispetto e alla libertà di ciascuna persona. A partire dai giovani, deve essere respinto con fermezza ogni messaggio che abbia come finalità, espressa o latente, quello di limitare la autonomia altrui, autorizzando comportamenti violenti e prevaricanti. La violenza di genere è lo specchio di una degenerazione dei rapporti interpersonali, dell’abbandono dei valori fondativi della nostra civiltà, che si basa sulla pari dignità di tutti, cittadine e cittadini.

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DI QUALE LIBERTA’ PARLIAMO? Covid19, i Negazionisti Puberali Di Massimo Recalcati

Scalmanati, dissacratori, soggetti che rappresentano un pericolo pubblico, in giro senza mascherina, o in luoghi istituzionali dove le corbellerie non possono essere ammesse né perdonate. Baggianate come quelle pronunciate dal professore di Jesi che oltre ad essere negazionista invitava i suoi studenti a rifiutare il vaccino contenente – a suo dire – nanoparticelle in funzione di controllo digitale della mente umana. Emeriti incolti come i due commissari per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli. Uno peggio dell’altro Chi lo sa come scelgono i commissari ad Acta. Ma se ci sforziamo un po’ forse lo immaginiamo…

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KAMALA HARRIS PRIMA DONNA VICEPRESIDENTE E IL SUO DISCORSO ALLE BAMBINE SULLE PARI OPPORTUNITÀ

 

La convention democratica diventata “Kamala day”

per il carismatico intervento della prima donna vicepresidente degli Stati Uniti

 

Nel suo primo discorso la Harris, ex senatrice della California, ha rammentato le donne che l’anno preceduta che “si organizzarono, si mobilitarono, marciarono e lottarono, non solo per votare, ma per conquistare un posto al tavolo delle decisioni. Sono loro ad averci dato, a noi che siamo venute dopo, le opportunità di cui adesso godiamo. Queste donne ci hanno spinto a raccogliere la fiaccola e a combattere. Donne come Mary Church Terrell e Mary McCleod Bethune. Fannie Lou Hamer e Diane Nash. Constance Baker Motley e Shirley Chisholm. Non ci insegnano spesso le loro storie. Ma come americane, poggiamo tutte sulle loro spalle […]. Sono donne nere, asiatiche, bianche, ispaniche, native americane, che nel corso della storia di questo paese hanno aperto la strada per questo momento, si sono sacrificate per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti noi; penso alle donne nere che troppo spesso non sono considerate, ma sono la spina dorsale della nostra democrazia. Penso a tutte le donne che hanno lavorato per garantire il diritto di voto e che ora nel 2020 con una nuova generazione hanno votato e continuano a lottare per farsi ascoltare. Stasera voglio riflettere sulle loro battaglie, la loro determinazione, la loro capacità di vedere ciò che sarà a prescindere da quello che è stato. E questa è una testimonianza della personalità di Joe, che ha avuto il coraggio di buttare giù uno dei muri che continuavano a resistere nel nostro paese scegliendo una donna come vicepresidente”.

Le parole coinvolgenti di Kamala Harris, sono poi indirizzate alle bambine: “Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima. Ogni bambina, ragazza che stasera ci guarda vede che questo è un paese pieno di possibilità. Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi”.

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BISOGNA CHE QUALCUNO LO DICA AGLI IMBECILLI CHE SONO IMBECILLI


E’ da troppo tempo che legioni di imbecilli hanno tanto credito sui social media. Per carità siamo in democrazia e se gli idioti, come diceva Umberto Eco, hanno in rete la stessa dignità di un premio Nobel, può andare bene. Lasciamoli cincischiare, parlare, dire, fare. E’ la famosa Simmetria della comunicazione  che ha i suoi risvolti prevedibili e auspicabili se utili. Ma quando ‘sti legionari dalla parola assurta a veicolo della scemenza portano discapito al prossimo è bene che si lasci da parte il politically correct e che qualcuno prenda il coraggio a due mani per dire agli imbecilli che sono imbecilli.

Il dramma di Internet, per dirla ancora come Eco, è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità. Va bene , va bene che cosa ci interessa se un manipolo di bizzarri personaggi si autoconvincono che la terra è piatta. Distesa come un disco a 33 giri che termina sul bordo e confina con il baratro. Che ci importa dei terrappiatisti che poi alla fine ci strappano qualche risata e possono diventare argomento di arguti monologhi come quello di Jack Folla.
Va bene, va bene, tutto quanto fa spettacolo. Abbiamo parecchio bisogno di ridere tutti quanti. Ma finché si scherza tollerando che negazionisti, complottisti, alieni nostalgici di Marte, dicano la loro in pubblico o in privato, tutto si accetta. Quando però lo scherzo diventa troppo pesante per poterlo sopportare, allora occorre dire ai deficienti che devono smetterla. Anche se non proprio zittirli come con l’ubriaco nell’osteria del paese, occorre usare parole efficaci per far rinsavire chi danneggia la collettività. Abbiamo bisogno di ridere, dicevo, ma vorremmo anche non dover continuare a piangere i morti. Quelli sì delle lunghe file dei camion militari che portavano le salme, e quelli che soccorsi dall’autombulanza sono poi spariti alla vista, l’affetto, la cura dei propri cari; o quelli che ricoverati nelle case per anziani sono rimasti intrappolati in uno scadenzario di morte certa per contagio, letto dopo letto, reparto dopo reparto, e ancora gli altri… i medici, gli infermieri, i farmacisti che il virus non ha risparmiato mentre compivano il loro lavoro di cura e abnegazione verso gli ammalasti di covid19.

C’è troppa gente che ha straparlato da quando il virus cinese è piombato nelle nostre vite. Sì questa definizione “virus cinese” – fino a prova contraria – è una delle poche cose esatte che mi pare di sentire dalla bocca di Trump. Per il resto anche lui dovrebbe smetterla di dire fanfaronate senza passarsi una mano sulla coscienza e domandarsi quanti sono i defunti, tra gli oltre 200mila che si contano negli States, che devono la loro dipartita al suo comportamento menefreghista e alle sue chiacchiere negazioniste. Negare un problema è un contributo a moltiplicarlo. Il virus ringrazia. Lui, il covid19, è molto grato a chi gli permette di restare nel buio del negazionismo. Nun ce ‘nne covìdd  dicono i due infermier scafandrati per protestare contro chi va in giro a fare l’untore. Sì “untore” e usiamola questa parola! Chi va in giro senza rispetto per il prossimo può essere considerato alla stregua di untore se è consapevole che potrebbe essere infetto. E i troppi cialtroni, pseudo esperti, che in cerca di visibilità sono pronti a giurare che tutta la vicenda del covid19 è una sceneggiatura, un film messo in piedi per scopi di lucro, vanno resi consapevoli della loro stupidità.

C’è un limite a questi continui insulti all’intelligenza?

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