Tag Archives: Senato

ELEZIONI: SCIOPERO DELLA FAME PER LA FIRMA DIGITALE SUBITO

In queste ore EUMANS e l’Associazione Luca Coscioni con Marco Cappato hanno lanciato un appello urgente al Presidente del Consiglio Mario Draghi per richiedere da subito di rendere possibile la raccolta firme attraverso SPID per la presentazione delle liste per le elezioni. Il 25 luglio abbiamo inviato una lettera a Draghi e dal 27 luglio Virginia Fiume, co-presidente di EUMANS, ha avviato uno sciopero della fame. Di seguito trovi la lettera di annuncio dell’iniziativa nonviolenta e puoi compilare il form per dare la tua adesione all’iniziativa. 

Leggi tutto

DISORIENTATI DAL CASO DE DONNO: I RITARDI DELLA POLITICA, L’INERZIA DELLE ISTITUZIONI, LE RIVALITA’ TRA CENTRI OSPEDALIERI, E UNA DOSE INSOSTENIBILE DI CINISMO DI FRONTE AI CADUTI NELLA GUERRA #COVID19

 

La differenza tra il rassegnarsi e il lottare… Se leggiamo i dati: “Oggi SOLO 153 morti” c’è da rabbrividire… quando non abbiamo fatto abbastanza anche per salvarne uno o dieci o 100 dei 153 condannati.
Mi fa pensare il caso  del giovane collega medico privo di anticorpi che affetto da una forma virulentissima di #covid19 è guarito dopo pochi giorni con l’uso del #PLASMA.
Ma ancora di più mi emozionano le parole del professor Giuseppe De Donno:

“ …Inizia la invincibile pandemia da COVID19. L’Ospedale è attonito. La città piegata. I morti non si contano. C’è bisogno di riavvicinare il nostro Ospedale ai cittadini. C’è necessità di serenità. Facebook mi ha aiutato. Un’ opera impegnativa. Crescono i cittadini che aspettano buone nuove. Che amano venire a contatto coi professionisti.
Poi arriva il plasma convalescente. Abbiamo l’impressione che funzioni. In un oceano di armi spuntate, c’è un’arma che colpisce al cuore del virus Lo proviamo a dire. Nessuno ci si fila. Che fare? Iniziò ad urlare. Attaccare. Con l’unico obiettivo di far passare uno schema di trattamento. Democratico. Che ci aiuti. Silenzio assordante dei media. Arrivano pochi secondi a DiMartedi. Poi Petrolio, 6 minuti. Qualcosa si muove. Alcuni virologi ci deridono. Alcuni infettivologi, in piena guerra mondiale, chiedono regole non valide per altri trattamenti. Nessun intervento della politica. Nessuno. Balle a non finire. Il plasma non è sicuro. Avis nazionale rincara. Grande dolore. Il plasma costa tanto. Il plasma contamina. E poi ancora. Serve un prodotto di sintesi. Serve il vaccino. Nessuno parla di plasma. Da noi funziona. Così riscendo in campo. Mettendo a repentaglio la mia amata privacy […]. Mi costa tanto. Nessun post. Nessuna strumentalizzazione. Non ne hanno bisogno, questi Giganti. Io, rispetto a loro, sono una formica. Ne sono conscio. Ma sono anche conscio che se non avessi fatto tutto questo, oggi il plasma sarebbe in cantina. […].

Continua a leggere:  IL PLASMA IMMUNE CHE GUARISCE IL #COVID19.  DE DONNO ORA FA APPELLO ALLE REGIONI  (Agenda Politica.it) 

Roma 16 maggio 2020, Wanda Montanelli

Leggi tutto

L’ONESTA’ TORNERA’ DI MODA

Borsa italiana a picco stamattina, addirittura sospesa per eccesso di ribasso. Probabilmente a Bruxelles e nei centri finanziari non si aspettavano questo flop di Monti (totalmente ininfluente, tanto alla Camera quanto al Senato). Credo che il Professore sia una bravissima persona ma ha un difetto imperdonabile: è completamente scollegato dalla realtà della vita di tutti i giorni e dai problemi della gente. Lui pensava solo ed esclusivamente a far quadrare i conti senza intervenire con forza anche sui privilegi, parallelamente all’introduzione di nuove tasse. Un autentico terremoto invece (o “tsunami” come dice lui) quello di Grillo che diventa il primo partito italiano con quasi il 26 per cento dei voti (al Senato ha poco meno perché i giovani non possono votare). Altro vincitore è sicuramente Berlusconi che ha recuperato prodigiosamente nelle ultime settimane toccando i punti dolenti degli italiani e promettendo balsami risolutivi è riuscito a convincere chi non aspettava altro che di essere convinto. Così ha messo i Democratici in una non facile condizione: se vogliono governare, devono fare accordi con lui (oppure con Grillo). Grandi sconfitti Antonio Di Pietro che rimane fuori dal Parlamento e Gianfranco Fini (anche lui fuori dal Parlamento, come D’Alema che però si è ritirato volontariamente non candidandosi). Sconfitto anche Casini che riesce a entrare ma per il “rotto della cuffia”. Il mandato esplorativo da Presidente del Consiglio verrà conferito dal Presidente della Repubblica ai Democratici, nella persona di Bersani (è vero che Grillo è primo partito, ma PD ha quasi gli stessi voti, circa il 26%, e alla fine riesce a superare M5S perché è in coalizione con SEL di Vendola – insieme fanno circa il 29 – mentre Grillo non è coalizzato con nessuno, quindi rimane col suo 26). Alla Camera I Democratici largheggeranno, perché alla prima coalizione viene attribuito il 55% dei seggi. Il problema però si pone al Senato, perché Silvio ha fatto un notevole risultato e non c’è modo di governare senza di lui. A meno di non accettare le proposte-terremoto di Grillo che non ne vuole sapere di andare al governo ma è disposto di far votare alcune singole proposte di legge: 1. Eliminazione dei rimborsi elettorali per i partiti (si tratta di centinaia e centinaia di milioni di euro, spesso mal utilizzati, come per compare Jeep, viaggi ai Caraibi, ostriche, Champagne e tutto il resto che abbiamo letto). 2. Riduzione degli stipendi dei parlamentari del 75% (i grillini lo faranno in ogni caso per se stessi, come lo han già fatto in Sicilia e ovunque sono andati al potere; del resto se la vita in Italia è meno cara che in Germania non si capisce perché i nostri parlamentari debbano guadagnare quasi il doppio di quelli tedeschi ed essere i più pagati dell’intero Occidente, Stati Uniti inclusi). 3. Introduzione di un reddito minimo di cittadinanza per i giovani – quantificabile attorno ai 1000 euro – nei periodi in cui sono disoccupati. Una specie di “sussidio” di disoccupazione giudicato spesso “demagogico” dagli altri partiti ma in realtà presente in quasi tutti i paesi d’Europa. Secondo Grillo al ragazzo disoccupato verrà offerto un lavoro, poi un secondo e poi un terzo. Se rifiuta per tre volte, perde il diritto al reddito minimo di cittadinanza (credo sia il modello danese). 4. Ritorno all’acqua pubblica. Se Bersani vuole governare, quindi, può farlo solo ed esclusivamente su questi singoli punti (o su altri punti proposti sempre da Grillo; oppure su altri proposti dagli stessi Democratici che però Grillo consideri giusti). In caso contrario dovrà fare maggioranza con Berlusconi. Ma sarebbe una maggioranza pericolosa, perché Grillo farebbe un’opposizione martellante e alle prossime elezioni prenderebbe, verosimilmente, ancora di più: magari il 35 o 40 per cento. Ultima considerazione positiva da aggiungere: poiché il M5S ha ottenuto questo risultato clamoroso, ha ora diritto ad entrare nelle varie commissioni parlamentari e a “spulciare” tutti i documenti e gli atti. Questo significa sapere quanto (noi italiani) paghiamo per le varie forniture di materiali, per cancelleria, servizi di ristorazione, a chi vanno in Italia i vari appalti e quanto ci costano, quante sono le auto blu e chi ne ha diritto etc. etc. Insomma signori, la pacchia è finita… http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_26/voto-borsa-mercati-crisi_1958aa5a-7fe4-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2013/2013/02/25/news/elezioni_grillo_m5s_risultati_reazioni-53396877/?ref=HRER1-1 26. 02.2013 Wanda Montanelli