Tag Archives: diritti

In Libro Veritas: l’intervista di Radio Cusano Campus per il libro inchiesta «Sono soltanto una bambina»

Wanda Montanelli

 (Storie di abusi e maltrattamenti nell’infanzia negata delle spose bambine)

(clicca sull’immagine)


INCHIESTA #MAIPIUSPOSEBAMBINE SUI MATRIMONI PRECOCI E FORZATI


 Roma – Le spose bambine cedute come un oggetto a persone di età adulta con un rito matrimoniale, o con un semplice scambio di denaro, subiscono un vero e proprio abuso, un atto di favoreggiamento della pedofilia. Ne sono responsabili le famiglie che costringono le figlie a un matrimonio forzato e gli uomini “acquirenti” di una bambina: moglie-schiava-oggetto sessuale.
Le storie narrate in questo libro sono vere, accadute in Africa, India, Yemen, Niger, Pakistan, Siria, Laos, Messico; in diversi luoghi dove, a causa della povertà, la guerra, la carestia, diventa consuetudine per i genitori cedere le bambine a pretendenti adulti in cambio di denaro.

Il fenomeno dei matrimoni precoci e forzati esiste anche in Europa, e da noi in Italia, dovuto a casi di arretratezza culturale, oppure a matrimoni di bambine immigrate portate dalle famiglie a
sposarsi nei paesi d’origine, con riti religiosi e accordi tra i contraenti spesso al di fuori delle leggi vigenti negli stessi paesi di provenienza.

Sono devastanti gli effetti psico-fisici per le bambine strappate all’infanzia e costrette a nozze forzate. L’impatto sulla salute fisica e mentale, basato sui dati raccolti dall’Unicef in collaborazione con l’organizzazione Girls Not Brides, è tale da includere affezioni gravi come l’HIV trasmesso dai mariti adulti, lesioni dovute al parto e alle gravidanze precoci, disturbi psichiatrici, fino all’alta incidenza di morte post-partum sia della madre che del nascituro.
Tutto questo va contro la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child) che vieta di nuocere alla salute dei minori e sancisce nell’art. 3 che ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata, abbia come considerazione preminente l’interesse superiore del bambino.

La finalità di denuncia sociale dell’iniziativa Mai più spose bambine #maipiùsposebambine non esclude la fiducia che le comuni azioni di contrasto al fenomeno dei matrimoni precoci portino ad un’evoluzione verso una presa di coscienza di tutti i soggetti interessati: la famiglia, la scuola, le istituzioni governative. 
Per contribuire attivamente alla soluzione del grave problema, l’autrice collabora da cinque anni, tramite l’Osservatorio Onerpo di cui è vicepresidente, con l’organizzazione Girls Not Brides, che, con una rilevante programmazione in partnership globale, ha progettato l’abolizione totale dei matrimoni forzati entro il 2030.

Nelle storie narrate di Malala, Aisha, Memory, Sonita, Perul, c’è la descrizione dolorosa dei torti subiti, dei pianti di disperazione di mogli bambine che ad un certo punto della loro vita si sono sentite in trappola. Eppure si avverte nella narrazione, tra le tinte fosche della paura e della sofferenza, un bagliore dato da una frase, uno sguardo, o una matita da usare di nascosto per ricordarsi come si scrive il proprio nome: un’idea riservata che ha aiutato alcune protagoniste a non arrendersi, a mantenere viva la speranza di cambiamento, e con coraggio e forza strenua le ha sostenute per uscire dall’inferno, lottare, e diffondere seminagioni di “vita diversa e libera”, per se stesse, e per le bambine del futuro.


SONO SOLTANTO UNA BAMBINA 
(Storie di abusi e maltrattamenti nell’infanzia negata delle spose bambine)
L’immagine di copertina è realizzata dal fotoreporter Antonio Romei

https://bit.ly/2t0Ee3Z     (Ordina il libro On Line)   Mondadori Store

https://amzn.to/2D4jMUJ                  ”                          Amazon

Girls Not Brides   Mai più spose bambine   #maipiùsposebambine

 

 

One Billion Rising, l’evento globale per porre fine alla violenza contro le donne

 

Viviamo in un momento di sconvolgimento e trasformazione. Insieme siamo cresciuti per liberare le donne dalla violenza sessuale e fisica nelle sue forme più evidenti: stupro, incesto, molestie sessuali, mutilazioni genitali, schiavitù sessuale e tratta, matrimonio infantile, femminicidio, oppressione riproduttiva. E abbiamo avuto molte vittorie.

Entriamo nel nostro settimo anno di One Billion Rising, ci troviamo di fronte a sfide più grandi. Per porre fine alla violenza contro le donne, dobbiamo impegnarci in un esame più approfondito della violenza in tutte le sue forme. Insieme alla violenza sessuale e fisica, dobbiamo anche considerare la violenza sistemica in campo economico, politico, socio-culturale, ambientale e ideologico.

Mentre continuiamo ad attivarci per porre fine alla violenza contro le donne, è inevitabile ora ampliare la nostra cognizione dell’oppressione e dello sfruttamento delle donne nel contesto del capitalismo, della colonizzazione, del razzismo, dell’imperialismo, del saccheggio ambientale e della guerra. Siamo stati suddivisi in compartimenti e divisi per troppo tempo. La nostra crescita deve ora collegare l’oppressione specifica all’umanità universale comune che ci lega tutti. Questo non riguarda solo il nostro modo di vivere, ma anche il modo di essere nel mondo. Non è un giorno che abbiamo iniziato a sollevarci, ma ogni giorno questa coscienza deve sorgere in tutto ciò che facciamo.

Vi chiediamo quest’anno di essere più coraggiosi, approfondire, riflettere, studiare, ascoltare, imparare, risvegliare ciò che non si conosce, porre domande difficili, impegnarsi, intraprendere azioni e spingersi fuori dalle zone di comfort fisicamente e intellettualmente. Vi chiediamo di impegnarvi per resistere ed essere solidali.

Perché la crescita non consiste in una sola campagna, ma dev’essere uno stile di vita.

DIFFONDI LA PAROLA SUI SOCIAL MEDIA

The 2019 Campaign – One Billion Rising Revolution

Contro la violenza sulle donne torna ONE BILLION RISING, un evento planetario

One Billion Rising Italia